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La Music Learning Theory di Edwin E. Gordon

La Teoria di Apprendimento Musicale, o Music Learning Theory, elaborata da Gordon negli Stati Uniti, in più di 50 anni di ricerca, è un modello teorico che spiega come avviene l’apprendimento della musica nell’essere umano, fin dal primo giorno di vita.

La Music Learning Theory ci spiega come le modalità di apprendimento del linguaggio musicale, cioè lo sviluppo di un pensiero musicale che permette di acquisire delle competenze che tutti noi normalmente chiamiamo “musicalità” o “avere orecchio” e che coincidono con una buona intonazione e un buon senso del ritmo, siano analoghe a quelle con cui impariamo a parlare nella nostra lingua materna.

Il bambino impara a parlare dopo un lungo periodo in cui ha la possibilità di ascoltare e interagire con persone che comunicano fra di loro in una precisa lingua, immergendolo in tutte le regole della medesima, interagendo con lui e legittimando tutti i suoi primi tentativi e esperimenti fonatori.

Le ricerche dimostrano che i primi 18 mesi, e, in generale, i primi 3 anni di vita sono un periodo fondamentale in cui il bambino arricchisce e acquisisce le basi fondamentali del suo vocabolario specialmente tramite esperienze di ascolto o acculturazione

Allo stesso modo, affinché possa assorbire il linguaggio musicale, il bambino necessita di un grande periodo di acculturazione, all’interno del quale possa ascoltare adulti che cantano in modo espressivo e che gli propongono di vivere insieme esperienze di ascolto musicale.

Non solo: per poter scoprire in che modo il linguaggio musicale può diventare una forma di espressione personale e diventare primo attore di una relazione musicale, occorre che il bambino si trovi a vivere esperienze con adulti che possano interagire con le sue risposte musicali spontanee e che lo accolgano positivamente, aiutandolo ad entrare in interazione spontaneamente , in musica, per mezzo della voce e del corpo in movimento.

La Music Learning Theory ci fornisce quindi preziosi suggerimenti per costruire delle proposte di educazione musicale fin dalla prima infanzia che facciano leva sul fondamentale concetto di Guida Informale: vale a dire, educare attraverso l’esempio, facendosi modelli in prima persona di contenuti musicali guidando, senza forzare e senza far richieste direttamente, il bambino alla scoperta del linguaggio musicale, delle sue possibilità e del suo senso.

Le lezioni di MusicaMi

In termini pratici, durante le sessioni di educazione musicale il bambino potrà vivere l’esperienza di un adulto che canta per lui canti tonali e ritmici in vari modi e metri senza parole mentre si muove ed esplora lo spazio in modo fluido ed espressivo e che interagisce con le risposte spontanee dei bambini stessi, proponendo, in modo informale, senza costringere i bambini ad imitarlo, attività ludico-motorie finalizzate ad ampliare le possibilità di ascolto e di scoperta della musica nei bambini.

Durante l’attività le reazioni variano da bambino a bambino e sono tutte ugualmente importanti e significative: non esiste, infatti, un unico modo “corretto” di stare in ascolto col corpo e con la mente, poiché l’esperienza musicale è fondamentalmente, nella prima infanzia, un’esperienza sensoriale all’interno della quale ogni bimbo vive la musica come un oggetto immateriale che però lo tocca, lo muove, gli comunica emozioni o movimenti.

Generalmente i bimbi più piccoli manifestano reazioni di stupore, di interesse curioso, di divertimento o anche di timore e possono prodursi velocemente in tentativi di interazione con la voce e con il corpo, oppure in un silenzio denso comunque di partecipazione.

Successivamente, oltre i 24 mesi, i bambini iniziano ad impadronirsi in modo più consapevole del comportamento imitativo: accade, quindi, che i frammenti musicali, detti pattern, che l’insegnante usa per presentare ai bimbi il contenuto del linguaggio musicale, vengano imitati dai bambini, in un vero e proprio dialogo musicale.

La nostra proposta di attività di educazione musicale negli asili nido è rivolta a gruppi di bambini da 0 a 20 mesi e da 20 a 36 mesi, accompagnati da un’educatrice.

Le sessioni di attività hanno una durata di 30 minuti per gruppo di bambini a settimana, con un massimo di 10 bambini nei gruppi da 0 a 20/24 mesi e di 8 bambini nei gruppi da 20 a 36 mesi.

Per motivi di Setting e’ necessario che i bambini che compongono il gruppo siano sempre gli stessi e siano accompagnati sempre dalla stessa educatrice, in modo tale da favorire l’interazione e la gestione del gruppo da parte dell’insegnante.

Il luogo in cui si svolgerà la lezione di musica dovrà essere una stanza prevalentemente vuota e silenziosa, e in cui sia possibile muoversi liberamente.

Dal momento che il processo di apprendimento musicale ha dei tempi molto lunghi, paragonabili a quelli dell’apprendimento linguistico, e diversi da bambino a bambino, proponiamo un ciclo di attività della durata di almeno un anno scolastico da settembre/ottobre fino a maggio/giugno o comunque non inferiore alle 15 lezioni. (dalla nostra esperienza maturata in anni di lavoro e dalle verifiche effettuate insieme ai coordinamenti pedagogici e alle educatrici dei Nidi in cui lavoriamo, abbiamo verificato l’importanza di iniziare l’attività già durante il periodo di ambientamento dei nuovi bambini al nido: ciò da loro modo di familiarizzare con l’insegnante e con l’attività nello stesso tempo in cui si ambientano all’asilo e permette loro di non dover affrontare una seconda fase di ambientamento, una volta terminata la prima, nel momento in cui l’attività dovesse avere inizio nei mesi successivi.)

Le lezioni si svolgeranno il lunedì da metà ottobre 2018 a metà maggio 2019 per un totale di 22 lezioni