Mamma Giulia

La scelta dell’asilo nido è una delle prime, tormentate scelte per una mamma. Soprattutto, quando sei al primo figlio: un bambino così bello, perfetto, fragile, bisognoso di cure e di amore. Soprattutto se sei una mamma leggermente ansiosa insomma. Ti trovi quindi a chiedere consigli, a leggere recensioni, se fosse possibile manderesti investigatori privati in tutti i nidi della zona per sapere: come sono le maestre, abbastanza amorevoli? e il posto è abbastanza accogliente/pulito/familiare/sicuro? e qui mi fermo perché la lista delle domande che ti fai potrebbe essere infinita.
Allora ne vedi un paio, ma nessuno è all’altezza del tuo piccolo principe perfetto: quello è carino, ma non c’è abbastanza luce. L’altro non è male, ma è troppo ordinato sembra una caserma. Poi decidi di dare retta a quella vocina che fin dall’inizio ti suggeriva quel nido davanti al quale ti capitava di passare spesso, con quel cancello sempre colorato di disegni, lucine o coriandoli. Chi mi conosce sa quanto non sia una persona sdolcinata, però lo devo dire: già dalla prima volta che sono entrata alle Maghe Magò mi sono sentita a casa. Una casa accogliente, con educatori che mi sembrava di conoscere da sempre.
Già immaginavo il mio Michelangelo zompettare felice lì dentro e…magia! Scomparsi in un soffio tutti i timori e le domande che fino a quel momento mi angosciavano. Così è stato: Michelangelo ha zompettato felice per due anni e ora è il turno di sua sorella Febe, e – sempre perchè non sono sdolcinata – non vi dirò le lacrime che verserò quando sarà il momento anche per lei di andare alla scuola materna.
So che l’accoglienza, l’amore, le esperienze sempre nuove che offrono le Maghe sono un bene prezioso che un bambino porterà sempre con sè.
Ma lo sapete, amici della materna, che l’anno scorso ho preso il treno e sono andato a visitare una fattoria? E che in terrazza al nido avevamo l’orto e perfino una cucina vera! Poi c’è la Olga che anche adesso che ho 6 anni e sono alto e serio, tutte le volte che mi vede mi strapazza di baci, gli stessi baci che mi consolavano quando ero piccolo e volevo la mamma… Poi è successa anche un’altra cosa, che neanche immaginavo.
Ho trovato tante amiche. Non solo mamme ma amiche vere, con le quali ancora – e vorrei per sempre – sfogarmi, chiedere consigli ma anche divertirsi e ridere come bambine. Alla fine, è stato un nido speciale anche per me.?